Modena
Una città prospera, ma dilaniata dalle lotte fra fazioni questa era Modena rinascimentale.
Tra le espressioni artistiche più alte, i gruppi statuari in terracotta di Guido Mazzoni e di Antonio Begarelli inscenano nelle chiese cittadine "compianti" e sacre rappresentazioni. Begarelli opera presso il monastero benedettino di San Pietro; la sua chiesa, ricostruita dal 1476, raduna capolavori del rinascimento e del manierismo. In questa feconda cultura si forma il grande Nicolò dell'Abate, che affresca nel 1546 la Sala del Fuoco del Palazzo Comunale. Nel Cinquecento sorgono o vengono ristrutturate chiese tra cui San Lazzaro, annessa a un ospedale sulla via Emilia a est della città, e sul finire del secolo Santa Maria del Paradiso e Santa Maria delle Assi, che nella struttura ormai risentono dei dettami di rinnovamento spirituale e liturgico della Controriforma.
Dal 1535 al 1551 si attua il rifacimento delle mura voluto da Ercole II d'Este, che allarga il perimetro della città verso nord ovest con l'"addizione erculea" di Terranova; l'area ha percorsi rettilinei e ortogonali, sul modello della precedente "addizione erculea" di Ferrara disposta da Ercole I. Il centro urbano mantiene invece il tessuto viario medievale, condizionato dal corso dei canali. Ma già le dimore nobiliari, come i Palazzi Ferrari Moreni, Fontana, Tacoli Ronchetti già Rangoni, vanno perdendo l'antico aspetto fortificato per abbellirsi nelle forme rinascimentali; pochi gli esempi di questa edilizia cinquecentesca, quasi scomparsa sotto le trasformazioni impresse dal governo ducale o le riqualificazioni volute dagli stessi proprietari, connesse al rinnovato aspetto che Modena andrà assumendo nel nuovo ruolo di capitale estense e sede di corte, dal 1598.
Città/Località | Modena (MO) |
---|---|
C.A.P. | 41121 |
Url / sito | |
chiusura della tabella |
data di creazione: | mercoledì 7 maggio 2014 |
---|---|
data di modifica: | mercoledì 25 giugno 2014 |