Luciano Pavarotti nasce a Modena il 12 ottobre del 1935 e viene iniziato al canto dal padre Fernando, grande appassionato di lirica e ottimo tenore dilettante.
Da giovanissimo entra a far parte del coro della cattedrale di Modena e si dedica allo studio del canto insieme al maestro Arrigo Pola, suo concittadino.
Il debutto sulla scena avviene la sera del 29 aprile 1961 a Reggio Emilia con La Bohéme, mentre il debutto discografico è dell'anno 1964, con una raccolta di celebri arie d'opera, che Pavarotti esegue accompagnato dalla Royal Opera Orchestra di Londra.
Innumerevoli premi, lauree a honorem, dischi d'oro e riconoscimenti in tutto il mondo non hanno incrinato l'attaccamento di Pavarotti alla sua città natale, dove ritorna non appena libero dagli impegni di lavoro.
A Modena ha vissuto le tappe fondamentali del suo percorso umano e professionale. La città è il segno vivente di questa presenza; luoghi e ricordi parlano di lui: dalle case dove ha vissuto infanzia e giovinezza ai luoghi dove ha sviluppato il suo talento e ha visto i primi successi, come il Teatro Comunale oggi a lui intitolato, gli ampi spazi del Parco Novi Sad dove per anni l'evento da lui creato, il "Pavarotti & friends", ha visto folle di appassionati accorrere per ascoltarlo cantare assieme ai più grandi nomi del mondo musicale contemporaneo.
Luciano Pavarotti si è spento all'alba di giovedì 6 settembre 2007.
Un lunghissimo e commosso applauso ha accompagnato Luciano Pavarotti ai funerali all'uscita dal Duomo di Modena. La città si è stretta attorno al suo figlio più noto, commossa e grata, in un grande abbraccio col quale ha riavvolto il suo Maestro, che ha condiviso con il mondo, ma che ora ritorna per sempre nella sua terra.
Luciano era figlio di Modena, mai ha dimenticato le sue radici, i suoi amici, le sue strade, i suoi sapori e profumi. Sempre ha portato con se Modena, nelle sue turneè, nei teatri del mondo, l'ha fatta conoscere e amare.
«Se vi capitasse di passare da Modena, credetemi, difficilmente sarete in grado di lasciarla». Così concludeva Luciano Pavarotti, nell'ottobre del 2005, un'intervista inglese rilasciata per un'iniziativa della Provincia di Modena di promozione del territorio e dei suoi prodotti di eccellenza a New York. Lui, Modena non l'ha mai lasciata.
Pavarotti è stato un grande modenese e un grande italiano, come ha voluto sottolineare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano partecipando alle sue esequie: «Sono qui per testimoniare la commozione e la riconoscenza degli italiani, ad un uomo che ha fatto onore all'Italia».
Nel Cimitero di Montale, a pochi chilometri da Modena, il visitatore, l'amico, l'appassionato ha ancora una possibilità di ricordarlo e di omaggiarlo come si conviene ai grandi.
data di creazione: | mercoledì 7 maggio 2014 |
---|---|
data di modifica: | venerdì 5 settembre 2014 |