La storia di Enzo Ferrari, uno dei più grandi italiani del Novecento, è cominciata il 18 febbraio 1898 in via Paolo Ferrari 85, nella casa adiacente all'officina meccanica del padre Alfredo, che lavorava per le vicine ferrovie; il complesso abitativo, unitamente a una nuova galleria espositiva, è attualmente sede del Museo Enzo Ferrari.
Già da piccolo Enzo si appassionò ai motori: rimase subito affascinato quando il padre acquistò la prima auto, una monocilindrica De-Dion Bouton. Passava il tempo nella carpenteria metallica del padre, alimentava la passione per le automobili seguendo le corse automobilistiche nella zona e sognava di diventare un pilota di successo.
Tutto cambiò quando, durante la Prima Guerra Mondiale, la polmonite si portò via sia il padre Alfredo che il fratello Dino, che si trovava al fronte. Anche Enzo partì per il fronte qualche tempo dopo e fu colpito dalla stessa malattia, ma riuscì a guarire sul finire della guerra.
Enzo decise di trasferirsi a Milano per lavorare alle Costruzioni Meccaniche Nazionali (CMN) e successivamente come pilota ufficiale dell'Alfa. Ferrari prese parte a diverse corse, con vari risultati positivi. Fu dopo la vincita al primo Circuito del Savio che incontrò la Contessa Baracca, madre del famoso asso dell'Aviazione Italiana Francesco Baracca, che lo invitò a utilizzare il 'Cavallino' come portafortuna sulle sue vetture.
Nel '29 fondò a Modena la Scuderia Ferrari, società sportiva che aveva come scopo quello di far correre i propri soci: era l'inizio di un'intensa attività agonistica che avrebbe portato alla creazione di una squadra ufficiale che gareggiava con auto Alfa Romeo. Nel 1939 lasciò l'Alfa Romeo, con l'accordo di non poter usare il nome Ferrari associato alle corse e alle macchine da corsa per almeno quattro anni: da quel giorno, battere le Alfa Romeo con le vetture da lui costruite diventò l'obiettivo di Ferrari, che fondò così a Modena l'Auto Avio Costruzioni.
Nel 1943, l'Auto Avio Costruzioni si trasferì da Modena a Maranello, nella prima parte di quella che sarà la sede Ferrari. Nel 1945 realizzò la progettazione completa della prima vettura Ferrari. Il progetto era molto ambizioso: usare un motore 12 cilindri a V di appena 1500 cc - un tipo di propulsore che avrebbe segnato l'intera storia della marca - per una vettura dai molteplici usi, sia gare sport e di Formula 1 che su strada.
Nel 1951 la Ferrari vinse il suo primo GP di F1 a Silverstone grazie al pilota Froilan Gonzalez. Dopo aver vinto la 24 Ore di Le Mans, già nel 1949, una Ferrari fu Campione del Mondo con Alberto Ascari. Da allora la "Scuderia Ferrari" ha vinto 15 volte il titolo piloti e 16 volte quello costruttori nel campionato del mondo di Formula 1.
Da qui è partita l'avventura di un personaggio che ha lasciato una impronta indelebile nel suo tempo. Destinato alla notorietà in ogni angolo del pianeta, Ferrari non ha mai dimenticato le sue radici: anzi, si è sempre fatto scudo dell'attaccamento viscerale alle origini modenesi .
Il modenese Enzo Ferrari è stato un cittadino del mondo perché ha saputo trasmettere il senso di una modernità in anticipo sulle mode e sulle generazioni. Grande appassionato di motori, è stato il primo a comprendere che l'automobile, da semplice oggetto di desiderio per popolazioni che scoprivano la mobilità, avrebbe potuto trasformarsi in oggetto di lusso, se non addirittura in opera d'arte. Nella sua lungimiranza di imprenditore era contenuta la forza della creatività: le macchine, per Ferrari, erano e dovevano essere un mix di potenza e di stile, una combinazione tra velocità ed eleganza.
Ferrari è stato un rivoluzionario. Veniva da una cultura contadina ma era affascinato dalla tecnologia. E' stato coraggioso e spregiudicato, senza mai rinunciare al pragmatismo: quando si è reso conto che, in veste di pilota, non riusciva ad esprimere tutto il suo potenziale, si è messo in gioco come responsabile di una Scuderia, quindi come imprenditore.
Ha sfidato i luoghi comuni e ha vinto: la Ferrari, con il Cavallino Rampante come simbolo, ha presto acquisito i contorni del Mito. Sulle strade e nei circuiti, perché Enzo ha legato l'attività di imprenditore all'impegno agonistico, alle corse.
Enzo Ferrari è stato tutto questo. E' ancora tutto questo, perché il marchio e l'azienda sopravvivono felicemente alla leggenda del Fondatore.
data di creazione: | mercoledì 7 maggio 2014 |
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data di modifica: | venerdì 5 settembre 2014 |