Il  lago Santo con i suoi 58.000 mq è il più grande dei laghi appenninici. Si trova nelle vicinanze del crinale spartiacque, sotto il Monte Giovo a quota 1.501 metri ed è circondato da un fitto bosco di conifere. È di origine glaciale e ha una profondità massima attorno ai 20 metri.

Ai piedi del ripido versante nord-orientale del Monte Giovo, il Lago Santo, con un perimetro di 1, 5 chilometri e una profondità di circa 20 metri, è il più grande del Parco del Frignano. Alimentato da freddissime sorgenti sottorranee, è circondato sulla sponda orientale da una faggeta in fase di conversione all'alto fusto, mentre sull'altro versante si trovano una serie di rifugi nei pressi dei quali è consentita la pesca.

È possibile raggiungere il lago Santo o in automobile o a piedi seguendo i numerosi sentieri.

Dal lago Santo partono suggestive escursioni verso le vette dei monti Giovo (1.991 metri di quota) e Rondinaio (1.964 metri di quota) e verso gli altri incantevoli laghi della zona, tra i quali merita senz'altro una visita il lago Baccio. Si trova a quota 1.554 metri. Non è di grandi dimensioni, ma è comunque molto suggestivo per la sua bellezza e quella dell'ambiente circostante. Lo si raggiunge in mezz’ora di cammino dal Lago Santo.

Tra le conche d'acqua più piccole del territorio, il Lago Baccio ha origini glaciali ed è suggestivo in particolar modo per la faggeta che lo fiancheggia, in cui compaiono salicone, acero montano e sorbo degli uccellatori. Una ricca vegetazione palustre circonda le rive e una torbiera occupa il piccolo delta lacustre attraversato da alcuni immissari. Fra le specie rare che si possono osservare nei pressi del lago si ricorda il trifoglio fibrino e il penacchio rotondo, riconducibile all'epoca glaciale e riconoscibile per il candido fiocco piumoso dell'infiorescenza.