Prignano sulla Secchia
Si estende su una superficie di quasi 15 mila metri quadrati; sulla rupe a strapiombo sulla valle del fiume Secchia, è luogo facilmente difendibile per la sua stessa posizione, con evidente interesse strategico, di osservatorio di un amplissimo territorio. Dalla sua scoperta, alla fine dell'800, è diventato un'area di studio e ricerche sulla preistoria italiana. Lo spiazzo pianeggiante alla sommità della rupe fu sede di un villaggio preistorico. L'insediamento era formato da grandi capanne in legno e argilla e durò dalla fine del V o inizio del IV millennio a.C. fino alla prima metà del III. Il materiale recuperato in varie campagne di scavo documenta infatti il succedersi delle diverse culture sviluppatesi nell'Emilia occidentale durante l'intero Neolitico. Come documentano i ritrovamenti archeologici, l'area fu abitata anche in epoche successive; notevoli i reperti anche d'epoca romana.
Gli scavi eseguiti nel 1937 e nel 1942 dal paleontologo modenese Fernando Malavolti hanno permesso di scoprire tracce di un abitato neolitico con fondi di capanna, focolari, tombe, manufatti in pietra e osso, oggetti terracotta e vasellame in ceramica; in particolare i materiali del Pescale costituiscono un'importante documento della "cultura dei vasi a bocca quadrata", cultura neolitica databile tra la seconda metà del V e il IV millennio a. C. e diffusa in tutta l'Italia settentrionale. I reperti sono conservati nel Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena.
Attualmente è di proprietà della Provincia di Modena alla quale è stato donato nel 2006 dal proprietario dell'area, William Pifferi, titolare della Ceramica Artistica due di Pigneto.
Città/Località | Prignano sulla Secchia (MO) |
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Indirizzo | Pescale |
C.A.P. | 41048 |
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data di creazione: | martedì 26 agosto 2008 |
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data di modifica: | mercoledì 25 giugno 2014 |