Palagano
Esteso su una superficie di 27 ettari, rappresenta un'area di pregio naturalistico. E' dedicato alla Resistenza con un importante complesso monumentale formato da quattordici giganteschi monoliti; al sommo del monte, in una superba posizione panoramica, si eleva la pieve di Santa Giulia.
La zona del parco si estende a cavallo tra la valle del Dragone e quella del Rossenna in località Monchio di Palagano. Si sviluppa su 27 ettari di superficie prevalentemente boschiva con querce, castagni, carpini e frassini. Ha un importante valore ambientale per la collocazione geografica e per lo sviluppo e la diversificazione della flora.
Questi luoghi furono teatro di una delle prime stragi compiute in Italia dalle truppe naziste: per rappresaglia, nel marzo del 1944 nel vicino abitato di Monchio trucidarono 129 civili e distrussero oltre 150 case, date alle fiamme.
Per tramandare il ricordo di quell'eccidio, è stato realizzato questo Memorial: ai piedi della scalinata che conduce alla pieve, sono state collocate in cerchio quattordici enormi sculture in arenaria realizzate da artisti italiani e stranieri di fama internazionale. E' un monumentale "museo all'aperto" che arricchisce il Parco della Resistenza, area protetta di 27 ettari prevalentemente boschivi.
Il Parco è di proprietà della Provincia di Modena, che lo gestisce in collaborazione con il Comune di Palagano. E' dotato di aree attrezzate e di un Centro Servizi al turista. Vengono organizzati percorsi tematici, visite guidate e un vasto calendario di iniziative volte alla valorizzazione e alla promozione dell'Appennino attraverso la scoperta di vicende storiche, con particolare attenzione alla Resistenza, alla cultura e alle tradizioni locali, all'ambiente e all'enogastronomia.
All'interno del parco si snodano percorsi naturalistici e per mountain bike.
Secondo la tradizione, la pieve, chiamata anticamente "Plebs de Montibus", fu fondata da Matilde di Canossa. Sorta sulla cima del Monte Santa Giulia, domina l'area montana verso la pianura nello splendido scenario degli Appennini con la vetta del Cimone. Eretta in pieve alla metà del XII secolo, fu importante riferimento ecclesiastico ed ebbe ampia giurisdizione, avendo sottoposte sette chiese, fra cui l'oratorio di San Vitale "de Montibus". Durante l'ultima guerra, l'8 gennaio 1945 l'edificio venne completamente distrutto; fu ricostruito negli anni '50, tranne il campanile, nelle forme originarie del XII secolo.
La pieve, nella sua ricostruzione, presenta una facciata a capanna e tre absidi (le due minori erano state eliminate prima dell'Ottocento); il paramento murario è in conci squadrati. L'interno è diviso in tre navate da due file ciascuna di tre colonne, due prima della distruzione. Collocati all'interno, rimangono dell'edificio romanico tre cimase di pilastri, parte di una base di colonna e tre capitelli posti sulle colonne di sinistra. I capitelli, dovuti ad artefice locale, mostrano decori a fogliami probabilmente ispirati a quelli della pieve di Rubbiano, perdendo però ogni carattere naturalistico in una stilizzata semplificazione geometrica.
Sull'altare è posta una statua seicentesca di Santa Giulia, in terracotta dipinta.
Città/Località | Palagano (MO) |
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Indirizzo | Via Santa Giulia, Monchio |
C.A.P. | 41046 |
Telefono | 0536.966.112 |
E-Mail | |
Itinerario | |
Orario | E' aperto con le seguente orario: da marzo a maggio, settembre, ottobre, novembre sabato, domenica e festivi dalle ore 11,00 orario continuato. |
Orario estivo | Giugno, luglio ed agosto: sabato, domeniche e festivi dalle 10,00 orario continuato; martedì venerdì dalle 10,00 alle 14,30 e dalle 17,00 alle 19,30. |
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data di creazione: | martedì 2 settembre 2008 |
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data di modifica: | mercoledì 3 dicembre 2014 |