Approfondimenti

• Di grande interesse

  L’antica parrocchiale di San Michele Arcangelo, di recente restaurata, sorge al centro del borgo medievale fortificato; dall’aspetto maestoso e severo nel rustico sasso, è nobilitata dal bel portale con timpano retto da due colonne. La affianca il campanile, che s’eleva su un basamento a scarpa già di una torre del castello medievale, distrutto da una frana nel 1597. La chiesa è collegata alla vecchia canonica da un pittoresco voltone, con accanto una torre colombaia, in un complesso monumentale tra i più suggestivi dell’Appennino.
  
  Gli antichi mulini
  il Mulino del Ponte, il Mulino di Casa Lancelotti, detto Mulino di Turrino, all’interno del borgo, e il Mulino di Ospitaletto, censito nelle carte idriche del 1888 con impianti azionanti dalle acque del torrente Rossenna.
  
  L’oratorio della Beata Vergine del Carmine,
  all’entrata del borgo, presso il vecchio cimitero; ampliato dal 1731 al 1747, e restaurato nel 1833, con l’aggiunta del coro semicircolare, ha tre altari in scagliola; dietro l’altare maggiore, la nicchia con la statua della Madonna del Carmine. Di fianco all’altare di destra è sistemata l’urna con la salma mummificata del “Santo”: tale Giovanni Antonio Macchia morto in odore di santità nel 1694, molto venerato dai gombolesi che gli attribuiscono anche miracoli.
  
  Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo
  L’odierna parrocchiale, edificata dal 1951 al ’55 nella parte bassa dell’abitato, possiede pregevoli arredi provenienti dall’antica chiesa: oltre ai bellissimi arredi lignei settecenteschi, vi si ammirano due importanti dipinti del Seicento: una Madonna del Carmine con i Santi Mauro, Biagio e Apollinare e una Madonna del Rosario nella cornice dei Misteri, della fase giovanile di Francesco Stringa, il noto pittore della corte estense attivo nella seconda metà del secolo.

• Di interesse

  Alcuni antichi edifici: Ca' Lancellotti, interessante complesso sviluppato intorno ad una corte quadrangolare e
  Ca' del Ghetto trasformata nel 1590 in un palazzo. Verso l’inizio del ‘700 venne annesso un oratorio dedicato alla Beata Vergine della Neve. Il complesso è caratterizzato dall’imponente casino di impianto sette-ottocentesco con una torre del XVII secolo.

• Nei dintorni di interesse

  Oratorio di Santa Croce, sulle rive del torrente Rossenna tra Gombola e Talbignano.
  Si narra che il 3 aprile 1769 tale Bartolomeo Casolari con il figlioletto notò un sasso con una croce che si distingueva per il diverso colore. Si gridò al miracolo e la croce, si dice visibile anche di notte, diventò ben presto famosa, tanto che persone giungevano dal modenese, dal reggiano, dal mantovano per ammirare il fenomeno e per chiedere grazie. La famiglia Casolari si prodigò nella costruzione dell’oratorio, dalla caratteristica pianta ottagonale e piccolo campanile a torre con finestre ad arco.

• Località

• Polinago

  Nel cuore del Frignano, il territorio di Polinago coperto da boschi di querce, castagni, pioppi e faggi, offre al visitatore borgate medievali dove il tempo sembra essersi fermato come per incanto.

• Per saperne di più

• Parrocchia San Michele Arcangelo di Gombola