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Guiglia

Pieve di Trebbio

La tradizione vuole che sia stata fondata da Matilde di Canossa. Nonostante i numerosi restauri conserva l'aspetto tipicamente romanico, con tre navate e cripta.

La pieve di San Giovanni Battista sorge isolata fra maestose piante secolari. L'antica chiesa madre, a cui in origine furono soggette numerose cappelle, con ogni probabilità fu eretta nella seconda metà dell'XI sec. o nei primi anni del XII secolo sulla base di un edificio precedente del VIII o IX secolo.

La chiesa fu interessata da restauri ai primi del Novecento, quando furono arbitrariamente ricostruite intere parti come il battistero, la facciata, le absidi con il ciborio e la cripta e la cella della torre campanaria. L'edificio conserva tuttavia una suggestiva atmosfera medievale e pregevoli testimonianze d'arte romanica: i capitelli della cripta e della navata centrale, alcuni frammenti dell'ambone e del recinto del presbiterio, buona parte della vasca battesimale del battistero e l'archetto sulla porta d'ingresso laterale nel lato sud dell'edificio. Le decorazioni che li caratterizzano presentano motivi tipici della scultura preromanica, come intrecci di nastri, fogliami, motivi geometrici e floreali, alcuni dei quali di derivazione bizantina. Il leggio sull'ambone presenta un raro San Giovanni Evangelista alato. Di particolare interesse è il terzo capitello a destra che raffigura una scena con due cavalieri e un drago.

Nel XIII secolo, la pieve di Trebbio, assurta a grande prestigio, era dotata di una collegiata di canonici. Con la signoria dei Pio di Savoia, conti di Carpi, nel 1515 la pieve fu sottoposta alla Collegiata dell'Assunta di Carpi; ne seguì un lungo periodo di decadenza che terminò soltanto nel 1822, quando la pieve ritornò alla diocesi di Modena.

La chiesa fu interessata da restauri ai primi del Novecento, quando furono arbitrariamente ricostruite intere parti come il battistero, la facciata, le absidi con il ciborio e la cripta e la cella della torre campanaria. L'edificio conserva tuttavia una suggestiva atmosfera medievale e pregevoli testimonianze d'arte romanica: i capitelli della cripta e della navata centrale, alcuni frammenti dell'ambone e del recinto del presbiterio, buona parte della vasca battesimale del battistero e l'archetto sulla porta d'ingresso laterale nel lato sud dell'edificio. Le decorazioni che li caratterizzano presentano motivi tipici della scultura preromanica, come intrecci di nastri, fogliami, motivi geometrici e floreali, alcuni dei quali di derivazione bizantina. Il leggio sull'ambone presenta un raro San Giovanni Evangelista alato. Di particolare interesse è il terzo capitello a destra che raffigura una scena con due cavalieri e un drago.

Scheda informativa

Scheda informativa
Città/Località
Guiglia (MO)
Indirizzo
Pieve di Trebbio
C.A.P.
41052

Itinerari

Itinerario del Romanico - Valle del Panaro
Romanico con gusto - itinerario storico

OrarioDalle 9:00 alle 11:15 e dalle 14 alle 17 (solo in estate) Su richiesta in altri periodi
Telefono059.792437
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: martedì 23 settembre 2008
data di modifica: mercoledì 16 luglio 2014