Sestola
La chiesa e il suo arredo furono voluti da Ludovico e Bartolomeo Cavalcabò, nobili cremonesi, priori a Sestola tra Cinque e Seicento. L'interno a tre navate con colonne si distacca dalla tipologia seicentesca delle chiese dell'Appennino recuperando i ritmi grandiosi delle pievi romaniche, ad esempio della pieve di San Silvestro a Fanano. Fra il 1897 e il 1902 l'edificio fu ristrutturato, e affrescato da Albano Lugli, esponente della scuola decorativa carpigiana. La facciata, del 1909, fu rivestita in arenaria tratta da fabbricati ducali demoliti; si presenta monocuspidata con timpano triangolare fra due ali a spioventi.
La chiesa è tra le più ricche dell'Appennino per dipinti e arredi, rappresentativi di una storia che s'intreccia con la cultura cremonese e lombarda tramite la famiglia Cavalcabò e con le vicende d'arte della vicina Toscana e dell'area emiliana. Sulla destra, acquasantiera del '500 toscano. Nella prima cappella, Madonna col Bambino e Santi, copia da Camillo Boccaccino di autore cremonese di primo '600; nella seconda, Transito di San Giuseppe di modenese del secondo '700; nella terza, tele di primo '600: Madonna del Carmine e i Santi Biagio e Francesco d'Assisi attribuita al toscano Orazio Bruneti, e ai lati S. Rocco e San Sebastiano di ambito cremonese; nella cappella di fondo, Pietà, copia da Bernardino Gatti di autore cremonese. Nel presbiterio, Cena in Emmaus di pittore lombardo di fine '500, e statue lignee di San Domenico e San Nicolò, del primo '600 lombardo; sull'altare maggiore Crocefisso di scultore toscano degli inizi del '400; nell'abside S. Nicolò da Bari di Albano Lugli, del 1900 ca.. A sinistra, nella cappella di fondo l'Adorazione dei pastori, con stemma dei Cavalcabò a destra in basso, copia di pittore cremonese di primo '600 da Bernardino Campi; nella terza cappella due tele di primo '600: la Madonna del Roseto, copia dal Francia del bolognese Giovan Battista Bertusio, allievo dei Carracci, e un San Nicolò di autore toscano; nella seconda il Crocefisso tra i Santi Antonio Abate e Francesco d'Assisi, attribuito al cremonese Francesco Superti; nella prima, due dipinti di fine '500: l'Ascensione di Cristo di maestro emiliano e l'Annunciazione, copia di autore cremonese da Bernardino Campi. All'inizio della navata l'Angelo Custode di Francesco Curradi, toscano attivo ai primi del '600 in area appenninica.
Di fronte alla chiesa si trova una fontana preceduta da un loggiato ottocentesco con archi su colonne d'arenaria. La bocca della fontana è sovrastata da una piastra metallica raffigurante una sirena. Di fronte alla chiesa si trova una fontana preceduta da un loggiato ottocentesco con archi su colonne d'arenaria. La bocca della fontana è sovrastata da una piastra metallica raffigurante una sirena.
Città/Località | Sestola (MO) |
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Indirizzo | Via Cavalcabò n. 8 |
C.A.P. | 41029 |
Telefono | 0536.62513 |
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data di creazione: | lunedì 6 ottobre 2008 |
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data di modifica: | giovedì 17 luglio 2014 |