Merita una visita
Chiesa parrocchiale di San Giorgio
Della chiesa tardo romanica, intatta sino al 1610, rimane l’abside d’impianto semicircolare. Qui, come in altri edifici appartati nella montagna, la decorazione lapidea ritrascrive in un linguaggio rustico ma potente soluzioni già applicate in costruzioni maggiori.
L’abside, con zoccolo e paramento murario in conci di pietra, conserva antiche monofore strombate sotto più recenti finestre; è ornata da arcatelle pensili a tutto sesto, inserite in altre a sesto acuto di stile ormai gotico, che s’impostano su mensole a motivi vegetali e animali; gotici sono anche gli elementi trilobati inclusi in alcuni archetti. In questo clima di passaggio dal tardoromanico al gotico si colloca il tralcio di vite scolpito dell’architrave della porta meridionale; nell’interno, sono romaniche le mensole dell’arco trionfale, a foglie traforate.
L’arredo pittorico possiede opere di maestri della vicina Fanano: nella seconda cappella di destra, i Santi Rocco e Francesco della nota bottega dei Magnanini, attiva ai primi del Seicento, con la Madonna col Bambino aggiunta da Pellegrino Pellegrini, allievo di Reni; e ancora di Pellegrini la Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina entro i Misteri del Rosario, del 1647, nella terza cappella a sinistra. Cospicue anche la Madonna del Carmine e i Santi Geminiano e Antonio da Padova, nella prima cappella di sinistra, e la Madonna col Bambino, San Giuseppe e Sant’Antonio Abate, nella terza di destra, entrambe settecentesche.
L’apparato ligneo sei-settecentesco vanta ricche ancone dorate e dipinte di gusto popolare, come quella della terza cappella datata al 1723; nell’abside, emergono il ciborio in legno dorato, a forma di tempietto a cupola, e il coro in noce intagliato, con motivi dal repertorio tardorinascimentale, entrambi degli inizi del Seicento. Nella sagrestia, notevoli gli affreschi quattrocenteschi con la Madonna col Bambino e Santi.