Archivio abbaziale

Nei documenti e nelle opere del Museo si colgono i segni dell'amplissimo orizzonte di cultura in cui Nonantola esplicò il suo ruolo storico. Si segnalano nell'Archivio Abbaziale, l'archivio medievale più ricco del mondo, i diplomi di Carlo Magno e di Matilde di Canossa. E' situato al primo piano del Palazzo Abbaziale. Il suo cuore sono le pergamene, più di 4.500, che documentano l'età più antica dell'Abbazia. 131 documenti sono precedenti al Mille, e costituiscono un passaggio obbligato per gli studiosi di storia altomedievale italiana ed europea. I diplomi più noti sono di Carlo Magno e di Federico Barbarossa, oltre a quelli di gran parte degli imperatori e dei papi, insieme alle chartae di Matilde di Canossa e dei suoi antenati. Di grande rilievo sono anche i Libri di amministrazione, che documentano la storia economica del monastero e delle sue proprietà tra XIII e XVIII sec., e anche fino al primo '900.

Tra gli altri documenti conservati si segnala l'Archivio della Curia Abbaziale, che contiene gli atti di governo spirituale sulle parrocchie che dipendevano dall'Abate tra Modena e Bologna, ma anche in Umbria, Marche, Lombardia e Veneto (XVI-XX sec.).

Biblioteca

Fondata dal primo abate Sant'Anselmo fu affiancata da uno Scriptorium. Ancora verso la fine del XV secolo contava 259 codici, dei quali 90 circa oggi riconosciuti, tre soli dei quali ancora nell'Abbazia. L'attuale biblioteca comprende 20.000 volumi circa, 16 incunaboli e 174 cinquecentine. Un terzo circa del totale sono volumi pregiati del Sei-Settecento, un terzo dell'Ottocento, un terzo del Novecento.