Il toponimo "Nonantola" deriva dalla centuriazione romana, e cioè dal sistema di suddivisione dei terreni in centurie, gli appezzamenti agricoli che Roma distribuiva ai veterani dell'esercito; nel caso di Nonantola, le centurie in cui fu suddiviso il suo territorio furono novanta. Dopo le bonifiche apportate dai coloni romani, con la crisi e la decadenza dell'Impero subentrò l'abbandono di queste terre, divenute paludose e ricoperte da boscaglie.
Nel 752 Sant'Anselmo, duca del Friuli, ricevette questi luoghi in donazione dal cognato Astolfo re dei Longobardi, fondando un'Abbazia benedettina che costituiva un baluardo sul confine fra i territori dell'Esarcato bizantino, verso l'odierna Bologna, e i possedimenti longobardi, e che avrebbe determinato la rinascita delle campagne circostanti.
Da allora, la vicenda dell'abitato si è pressoché identificata in quella della sua Abbazia.
Oltre che centro religioso, di potere e di cultura fra i più importanti nell'Europa medievale, con apice nei secoli immediatamente dopo il Mille, Nonantola con la sua Abbazia costituì una tappa fondamentale dell'antica viabilità: nel territorio modenese, la via Romea Nonantolana era cardine stradale dei percorsi dei pellegrini fra Italia Settentrionale e Centrale. Dipendente direttamente dal papato e svincolata dal potere vescovile, l'Abbazia raggiunse una straordinaria ricchezza che si riflettè anche sugli abitanti. Nel 1058 l'abate Gottescalco istituì la "partecipanza", forma di contratto pattuito fra la comunità nonantolana e l'Abbazia di grande interesse giuridico: i capifamiglia ricevevano in enfiteusi, ossia in concessione perpetua, le terre circostanti a fronte dell'impegno di costruire un tratto delle mura difensive.
Nonantola godette della protezione di Matilde di Canossa, che inserì il cenobio nell'ambito della riforma benedettina che si irradiava dall'Abbazia di Cluny.
Nel XIII secolo, con le lotte fra Comuni, crebbero le fortificazioni attorno al nucleo abitato, con la Torre dei Modenesi e la Torre dei Bolognesi.
Sulla metà del Quattrocento cominciò la decadenza dell'Abbazia, dovuta alla creazione degli Abati Commendatari, e cioè non residenti in loco; passò quindi ai Cistercensi, completamente esautorata dell'antico potere. Nel 1783 il cenobio venne soppresso e l'abbazia venne secolarizzata.
Città/Località | Nonantola (MO) |
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C.A.P. | 41015 |
Url / sito | |
Itinerario | |
Abitanti | 15.179 (fonte: Censimento 2011) |
Altitudine | Da 21 a 35 metri s.l.m. Capoluogo 24 metri s.l.m. |
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data di creazione: | lunedì 24 novembre 2008 |
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data di modifica: | lunedì 17 settembre 2018 |