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Sassuolo

Palazzo Ducale di Sassuolo

La reggia estiva dei duchi d’Este rappresenta uno degli esiti più alti della cultura barocca dell’Italia settentrionale. Il complesso comprende il Parco ducale, la Peschiera o Fontanazzo, la chiesa di San Francesco in Rocca e le Paggerie.

Il Palazzo Ducale risulta dalla trasformazione di un precedente castello medievale che, documentato poco prima dell'anno Mille, fu dimora dei signori della Rosa e dei Pio di Savoia prima di passare definitivamente agli Este nel 1599.
Residenza principesca fra le più splendide e significative della cultura barocca del Nord Italia, fu realizzata a partire dal 1634 per volontà di Francesco I, secondo i progetti di Bartolomeo Avanzini e di Gaspare Vigarani, trasformando la preesistente rocca medievale.

La trasparente architettura dell'atrio istituisce un rapporto atmosferico tra la lunga facciata e il grande cortile, sulla cui parete di fondo si accampa la fontana della Divinità marina con delfino, eseguita sulla base di disegni di Gian Lorenzo Bernini.
Dall'atrio, in un gioco di trasparenze e di luci d'impronta scenografica, si risale lo splendido scalone a forbice e si raggiungono gli appartamenti al piano nobile.
Qui, s'impone per grandiosità il Salone delle Guardie, affrescato fra il 1646 e il '48 da Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli con la tecnica della quadratura prospettica: illusionistica restituzione di elementi architettonici e di fittizie dimensioni spaziali tramite la pittura.

Attorno al Salone si  articolano gli Appartamenti del duca e della duchessa, con cicli decorativi che vedono protagonista Jean Boulanger, pittore di corte già allievo di Guido Reni. Di sala in sala egli svolge un complesso programma iconografico elaborato dai letterati di corte Girolamo Graziani e Nicolò Musso, attingendo alla mitologia, alla Bibbia, ai poemi cavallereschi, alle fonti storiografiche, volto all'edificazione morale e soprattutto alla celebrazione delle virtù della Casa d'Este. Emerge la superba Galleria di Bacco, affrescata dal 1650 al '52, dove Boulanger è affiancato da Gian Giacomo Monti e Baldassarre Bianchi, tra i massimi esponenti della "quadratura" bolognese, da Pier Francesco e Carlo Cittadini e Olivier Dauphin. Splendente di marmi preziosi, di dorature e degli stucchi di Luca Colombi, Giovanni Lazzoni e Lattanzio Maschio è l'Appartamento stuccato. Infine, il Giardino segreto dei duchi, ricavato nel tratto settentrionale delle antiche mura castellane.

Il risultato rappresentò una delle massime fonti d'ispirazione per il barocco emiliano. Di particolare originalità è la soluzione adottata per le antiche torri castellane, che furono tagliate appena sopra la scarpa ricavandone  quattro terrazze belvedere.

Di grande interesse lo Scalone d'Onore completato verso  il 1650, che, caratterizzato da sfondati architettonici (opera del Colonna e del Mitelli) e da finestre, creò un importante precedente per l'intera storia architettonica della regione.

Nel corso del XVIII secolo il palazzo subì delle trasformazioni a opera dell'architetto veneziano Pietro Bezzi e dell'architetto ducale Pietro Termanini. Nel 1796, con l'invasione francese del Ducato, iniziò un periodo di declino del palazzo che passò in mano a privati, per lo più stranieri finché nel 1941 divenne proprietà dello Stato e fu affidato all'Accademia Militare di Modena.

Danneggiato durante il secondo conflitto mondiale è stato riaperto al pubblico dopo una lunga opera di restauro. Attualmente è in consegna al Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico ed è sede di attività culturali e museali. Gli ultimi restauri hanno permesso di ritrovare le testimonianze sorprendenti del grande palazzo castellano, prima della trasformazione barocca, che fu di Borso e di Ercole I d'Este e poi, nel corso del Cinquecento, della famiglia dei Pio di Savoia.

Il percorso di visita comprende: l'Atrio, lo Scalone d'Onore, la Galleria di Bacco, i saloni e gli appartamenti decorati del Piano Nobile, l'Appartamento dei Giganti, l'Appartamento d'Orlando, la Sala Mochetti e il Cortile d'Onore. All'interno dell'Appartamento Stuccato è visitabile la mostra d'arte contemporanea Monochromatic Light: 51 installazioni e dipinti appositamente creati, su commissione del collezionista e mecenate conte Panza di Biumo, per il Palazzo di Sassuolo e da lui donati nel 2004 al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Con la trasformazione dell'antica rocca di Sassuolo, già dei Pio di Savoia, in Palazzo Ducale, il duca Francesco I d'Este intendeva dotarsi di una sontuosa residenza di villeggiatura, destinata a divenire elegante scenografia alla vita di corte durante i mesi estivi. Anche se su scala grandiosa e benché a contatto con il piccolo centro abitato, quindi, il Palazzo Ducale di Sassuolo veniva ad assolvere le funzioni di ameno luogo di riposo e di svago, similmente ad una vera e propria villa, e come tale era dotato di un grande parco aperto sulla campagna circostante della valle del Secchia.

La creazione di questa reggia estiva comportò episodi la riqualificazione dello stesso insediamento sassolese e il sorgere, sulle colline della vicina Fiorano, di numerose ville ove risiedeva la corte durante la villeggiatura ducale.

Peschiera, o "Fontanazzo"

Accanto al Palazzo, sul versante meridionale del piazzale antistante, prossimo all'amplissimo Parco ducale, sorge la Peschiera o "Fontanazzo", architettura "a grottesca" progettata da Gaspare Vigarani verso la metà del Seicento. Attorno al grande invaso rettangolare presenta un'articolata scenografia ripartita in tre ordini e ornata da statue, grotte, nicchie, mosaici, stucchi, fontane e balconate, "teatro d'acqua" fra grotte e rocce artificiali, un tempo alimentato dal Canale di Modena; sullo sfondo s'innalza un'alta quinta a forma di montagna, sormontata dall'aquila simbolo della casata estense. Raro e suggestivo esempio di apparato scenografico effimero pietrificato, è tipica espressione della poetica barocca, a metà tra la natura pietrificata e la costruzione andata in rovina.

Il Parco Ducale

Originariamente si estendeva per ben 10 chilometri di lunghezza. Oggi, dopo la devastante lottizzazione degli anni '60, rimane un'area più ridotta, ancora attraversata dal rettilineo che conduceva dall'ala meridionale del Palazzo Ducale alla Palazzina estense del Belvedere, settecentesca coffee house ora di proprietà privata. È collegato al Percorso Natura sul fiume Secchia mediante una ciclabile su via Indipendenza, e al Parco Vistarino attraverso un passaggio pedonale (costituito da una scalinata e da un'area alberata) che porta in piazzale Porrino.

Scheda informativa

Scheda informativa
Città/Località
Sassuolo (MO)
Indirizzo
Piazzale della Rosa
C.A.P.
41049
Url / sito
Telefono
0536.184.4853
Fax
0536.184.4964
E-Mail

Itinerario

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Visite guidate
Le Guide Turistiche devono essere prenotate direttamente dai gruppi interessati. Le associazioni di guide turistiche che operano a Palazzo Ducale sono: Arianna (tel. 334 8518717) e Gaiam (tel. 349 1931875).
Prezzo guide per i gruppi in vigore dal 22/05/2014 : 90 € a gruppo.
Prezzo guide per le scuole : 57 € per le scuole fuori Sassuolo, 40 € per le scuole di Sassuolo.
Prezzo guide per le scuole in vigore da settembre 2014 (anno scolastico 2014/2015: 65 € per le scuole fuori Sassuolo, 50 € per le scuole di Sassuolo.
Per informazioni e prenotazioni: URP - Comune di Sassuolo
tel. 0536/1844801 – fax 0536/1844904 urp@comune.sassuolo.mo.it
Orario

Dal 2 gennaio all'11 aprile: apertura per gruppi (minimo 15 - massimo 30) con obbligo di prenotazione.

Dal 12 aprile al 31 maggio: sabato dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Giugno: sabato dalle 16 alle 19; domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Luglio: domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Settembre: sabato dalle 15 alle 19; domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Ottobre e fino al 2 novembre: sabato dalle 15 alle 19; domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Dal 12 aprile al 2 novembre dal lunedì al sabato mattina, apertura per gruppi con obbligo di prenotazione.

Per i gruppi è richiesta la prenotazione anche il sabato pomeriggio e la domenica - dal 3 novembre al 30 dicembre: apertura per gruppi (minimo 15 - massimo 30) con obbligo di prenotazione.

Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura

ChiusuraChiuso: tutto il mese di agosto; 25, 26 e 31 Dicembre; 1 Gennaio.
Ingresso

Intero: 4.00 euro.

Ridotto: 2.00 euro (cittadini dell’unione europea tra 18 e 25 anni insegnanti materie non storico artistiche).

Gratuito per gli aventi diritto, come previsto per i musei statali.

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Proprietà dell'articolo
data di creazione: venerdì 28 novembre 2008
data di modifica: venerdì 8 agosto 2014