- Di grande interesse - La chiesa parrocchiale della Madonna del Carmine e di Sant’Antonio da Padova a Lama.
 A partire dal 1220 è documentata l’esistenza della chiesa di “S. Thome de Lama”; agli inizi del ‘600 sorse l’oratorio di San Matteo, ricostruito nel 1668. L’odierna parrocchiale sorge a Lama Bassa, e conclude la prospettiva della sua lunga piazza.
 L’edificio risale al 1876, su disegno dell’architetto Antonio Vandelli; la facciata, di semplici linee montanare, è racchiusa da due lesene ed è coronata da timpano con sottostante rosone. L’interno, dal sobrio arredo, presenta una semplice aula rettangolare con i tipici caratteri delle chiese rurali ottocentesche.
 
 La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Mocogno.
 Nel nucleo antico arroccato su uno sprone su cui sorgeva il castello, è edificio ottocentesco, a navata unica, che si fregia di dipinti e arredi seicenteschi, appartenuti alla chiesa precedente; così l’altare maggiore sormontato da un maestoso ciborio a forma di tempietto con colonnati e cupola, in legno intagliato e dorato. Nella quarta cappella di sinistra, un bel dipinto con la Pietà, opera del modenese Luigi Manzini, attivo attorno alla metà dell’800.
 Apparteneva a questa chiesa una eccezionale croce quattrocentesca, ora custodita nel Museo Diocesano d’Arte Sacra di Nonantola, in legno dorato, dipinta da Zanobi Strozzi, allievo e collaboratore del Beato Angelico, il celebre maestro del primo Rinascimento toscano; la croce, con le raffigurazioni del Cristo, la Madonna e San Giovanni, santi domenicani e San Marco, proviene con ogni probabilità dal famoso convento di San Marco a Firenze, ove vissero tanto lo Strozzi che l’Angelico; convento a cui si riferiva anche il beato Marco Scalabrini di Mocogno (+1496), noto predicatore domenicano che, con ogni probabilità, portò la preziosa croce a Mocogno.
 
- Nei dintorni
- È un altopiano a 1303 metri s.l.m. in cui si snodano sentieri e percorsi di orienteering. Nel periodo invernale è attrezzato con impianti per lo sci alpino e da fondo.  
- Frazione del Comune di Lama Mocogno, è un antico borgo di origine medievale, in una splendida collocazione panoramica verso il monte Cimone.  
- Nella suggestiva valle del Rossenna,Pianorso conserva esempi di antica architettura rurale; la chiesa parrocchiale  accoglie un importante dipinto di Francesco Gessi, discepolo di Guido Reni.   
- È la storica via settecentesca che collegava Modena a Massa attraversando le montagne del Frignano. Ancor oggi nel territorio di Lama Mocogno si possono percorrere alcuni tratti originari di questa via ducale voluta da Francesco d’Este. 
- Ambiente e natura
- È un arco naturale di un’unica roccia arenaria immersa in una fitta boscaglia e modellata a forma di arco dall’erosione e dagli agenti atmosferici. 
- Prodotti tipici
- La ricetta è ancora quella tradizionale del croccante che veniva servito alla mensa del Governatore dell’antica Provincia del Frignano. 
- Per Mirtillo nero dell'Appennino modenese si intende esclusivamente la specie Vaccinium myrtillus L., che cresce allo stato spontaneo. 
- Per informazioni
- Comuni di Sestola, Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pievepelago, Riolunato, Serramazzoni