“Città fondata sopra molti canali”: così il grande storico Girolamo Tiraboschi definì Modena sul finire del Settecento.

È una delle eccellenze architettoniche più significative e curiose visibili nel territorio comunale.

È uno dei luoghi più affascinanti e piacevoli della città, dove più forte s’avverte l’identità culturale della città e del suo territorio: il gusto del buon vivere, anche attraverso i riti e i sapori della tavola, e la vocazione al coinvolgimento sociale proprio dei modenesi.

Nel suggestivo piazzale San Giacomo, nel cuore della città medievale, fra le absidi di quella che era la chiesa cinquecentesca di San Giacomo e la quinta porticata di antichi edifici, la fontana vitalizza un incantevole scorcio urbano.

A pochi passi dalla piazza Grande, nella vicina piazza XX Settembre s’innalza una piccola fontana sormontata da una curiosa statuetta in bronzo, attorno alla quale si è accesa la fantasia popolare.

La Fontana, opera di Giuseppe Graziosi del 1938, sorge al centro del largo Garibaldi, con le due statue bronzee che personificano i fiumi del Modenese, Secchia e Panaro: una presenza monumentale che accoglie il visitatore sulla via Emilia dalla direzione di Bologna.

In questa frazione di Pavullo si trova un antico ponte che risale al XVI secolo. Fu costruito ad un arco soltanto con criteri avanzatissimi per la tecnica del tempo.

Suggestiva costruzione medioevale con arcate asimmetriche e a forma di schiena d’asino. Si trova a un chilometro da Pievepelago sul torrente Scoltenna.