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]Modena
Nel 1997 è stato inserito dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Edificato dal 1099, è tra le maggiori cattedrali romaniche d’Europa. L’architetto Lanfranco e lo scultore Wiligelmo vi elaborano una sintesi fra la cultura antica della Modena romana e le nuove tecniche costruttive medievali, creando un modello per la civiltà romanica.
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]Modena
Poco lontano dal Palazzo Ducale, la chiesa fu edificata attorno al 1650 su progetto di Gaspare Vigarani, e costituisce un gioiello dell’architettura barocca estense per il suo “classicismo scenografico”.
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]Modena
Nel panorama cittadino, il tempio è presenza monumentale fra le più espressive dello spirito della Controriforma nei linguaggi artistici del tardomanierismo e quindi del barocco. L’imponente facciata risale al 1727, su disegno di Andrea Galluzzi, scenografo piacentino.
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]Modena
Solenne tempio di linee gotiche, domina il piazzale in cui sbocca il corso Canalchiaro, definendo con la sua mole uno dei luoghi più pittoreschi e tipici della città, mentre l’interno custodisce un capolavoro di toccante suggestione: la Deposizione di Antonio Begarelli.
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]Modena
Tempio fra i più importanti della città, un tempo officiato dai Carmelitani che risiedevano in un annesso monastero, presenta un’architettura tardogotica riqualificata a metà Seicento da un sontuoso apparato barocco di stucchi e dagli splendidi affreschi del celebre Mattia Preti. Non agibile dopo il sisma del maggio 2012.
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]Modena
La chiesa di Gesù Redentore, dedicata a maggio 2008, è stata progettata dall'architetto milanese Mauro Galantino, vincitore del concorso nazionale indetto dalla Conferenza Episcopale Italiana per qualificare l'architettura religiosa.
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]Modena
Sorta accanto al Collegio San Carlo, è luogo di spettacolare suggestione, nell’ambito del “classicismo scenografico” che è la declinazione propria del barocco estense. Ricchissimo l’arredo di altari, stucchi e dipinti. Non più officiata, è utilizzata come auditorium e sede culturale.
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]Modena
Antico tempio ricostruito sul finire del Cinquecento, è armonicamente inserito tra gli aristocratici palazzi del corso Canalgrande, la lunga arteria cittadina che attraversa la via Emilia e che conduce al “quartiere ducale”, nell’area settentrionale del centro urbano.
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]Modena
Sorto con il patrocinio estense, il tempio racchiude capolavori dell’arte barocca dovuti agli stessi artisti – architetti, pittori, scultori, stuccatori – che lavorarono nei cantieri dei Palazzi Ducali di Modena e Sassuolo. Nell'ottocente è Pantheon della casa d'Este.
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]Modena
Grandioso tempio già officiato dai Domenicani, contribuisce alla monumentalità del “quartiere ducale”; al suo interno preziosi dipinti con i santi dell’Ordine e un gruppo statuario che è capolavoro di Antonio Begarelli, il grande plastico del ‘500.
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]Modena
Ricostruita nel 1660 su una precedente chiesa risalente al Mille, era officiata dai Minimi di San Francesco di Paola: l’interno sei-settecentesco, con le sue straordinarie opere pittoriche, scultoree e d’arredo, offre allo sguardo un’affascinante visione del più scenografico barocco estense.
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]Modena
Tempio comunale costruito quale ex voto per la cessazione della peste nel 1630, è monumentale esempio di un’architettura che volge al barocco; ricchissimo l’arredo pittorico, che raccoglie capolavori del Seicento modenese.
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]Modena
Tra le chiese modenesi, quella di San Paolo – antichissima parrocchiale, poi di un convento benedettino, non più officiata - conserva tracce di stile romanico, ancora visibili sui muri esterni.
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]Modena
La pieve di San Giorgio è importante presenza che conserva una facies romanica, fa le testimonianze medievali sorte sui resti della viabilità romana e sui percorsi dei pellegrini sulla direttrice che da Modena conduceva a Carpi e da qui al Mantovano.
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]Modena
Detta anche Pantheon Atestinum, fu il luogo prescelto per i funerali dei duchi d’Este di cui narra le glorie nell’apparato statuario e pittorico dell’interno. E' straordinario monumento del barocco estense, in una spettacolare sintesi fra architettura e linguaggio scenografico-teatrale.
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]Modena
Edificio fra i più importanti nella Modena settecentesca, è elegantissimo saggio di cultura architettonica veneta ispirata ai modelli del Palladio, e accoglie lo straordinario Compianto sul Cristo morto di Guido Mazzoni, vertice della statuaria padana del Quattrocento.
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]Bastiglia
Gioiello dell’architettura del barocco estense, il santuario di Bastiglia presenta un interno di nobile sontuosità, con ricco apparato di stucchi e altari. Attualmente non agibile a causa del sisma del maggio 2012.
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]Bomporto
La chiesa si eleva sulla piazza Roma. Fondata ai primi del Seicento presenta una facciata dal caratteristico vestibolo a colonne coronato da timpano di linee neoclassiche.
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]Carpi
È un edificio cinquecentesco di grande pregio artistico e architettonico, vertice della cultura rinascimentale fiorita a Carpi sotto il governo di Alberto III Pio. Attualmente è inagibile a causa del sisma del maggio 2012.
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]Carpi
Imponente sul lato settentrionale di piazza dei Martiri, la solenne struttura rinascimentale è scrigno di autentici tesori d’arte e di storia, che testimoniano l’importanza, la prosperità e la cultura di Carpi nei secoli. Danneggiato dal terremoto del 2012 è attualmente chiuso per restauri.
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]Castelfranco Emilia
È la più antica chiesa di Castelfranco: la sua fondazione risalirebbe all’antico insediamento fortificato.
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]Castelvetro di Modena
In posizione sopraelevata, su un colle isolato coperto da un bosco, il santuario s’innalza al sommo di una gradinata, dominando il panorama circostante.
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]Cavezzo
Sorge sul luogo dove alla fine del XII secolo si ergeva un oratorio. L’attuale edificio è dei primi del Novecento. Danneggiata dal terremoto del 2012 è attualmente chiusa.
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]Fanano
Fondata nel 1619 dal conte fananese Ottonello Ottonelli, con il convento degli Scolopi e le annesse Scuole, la chiesa possiede uno straordinario arredo artistico, che la rende uno dei più sontuosi templi barocchi dell’Appennino, a riprova dell’importante ruolo culturale e religioso di Fanano.
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]Fanano
Luogo di culto fra i più suggestivi, immerso in una collocazione naturalistica di particolare incanto, è testimonianza di una devozione popolare che assunse le forme dell’arte di Pellegrino Pellegrini, pittore fananese del Seicento allievo di Guido Reni.
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]Fanano
Pieve tardo romanica fondata nell’VIII secolo, rimaneggiata nel Seicento.
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]Finale Emilia
Situata nel centro storico di Finale, è pregevole edificio di aspetto settecentesco.
È inagibile a causa del sisma del maggio 2012.
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]Finale Emilia
Edificata nei primi anni del XVI secolo subì modifiche nel Settecento. Ospita al suo interno dipinti dei maggiori maestri attivi in quel secolo nel ducato estense. Danneggiata dal terremoto del 20 maggio 2012.
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]Fiorano Modenese
Eretto a seguito di un voto espresso dai fioranesi per essere risparmiati dalla pestilenza del 1630, su progetto dell’architetto ducale Bartolomeo Avanzini. Espressione della splendida stagione del barocco estense.
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]Fiumalbo
Fulcro urbanistico del centro storico di Fiumalbo, possiede suggestive opere d’arte e testimonianze tardo romaniche, nelle quali si legano fra loro storia e leggenda.
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]Fiumalbo
Risale al periodo seicentesco ed è detta "dei Rossi" perché sede della omonima confraternita che veste un mantello rosso. Sorge sulla piazza a fianco della parrocchiale. Ospita il Museo di Arte Sacra.
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]Formigine
La piccola chiesa custodisce un prezioso dipinto di Bartolomeo Schedoni: l’Annunciazione di Maria, incantevole opera giovanile del celebre pittore modenese attivo fra Cinque e Seicento per la corte estense di Modena e per quella farnesiana di Parma.
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]Formigine
Sorge sull’area antistante la piazza del mercato in luogo dell’antico oratorio dedicato a San Rocco.
Di origine cinquecentesca, venne completamente ristrutturata nel Settecento.
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]Formigine
Tempio di grande sontuosità, possiede testimonianze di architettura, pittura
e arredo spettanti ad alcuni fra i maggiori artisti del barocco e del
Settecento estense; particolarmente prezioso l'organo Traeri.
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]Frassinoro - San Pellegrino in Alpe
È un rifugio medievale per viandanti e pellegrini che valicavano gli Appennini seguendo la via Bibulca. Fu ricostruito nel Quattrocento con la chiesa che custodisce le spoglie di San Pellegrino.
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]Mirandola
Fatto edificare dai Signori di Mirandola nel XV secolo si presenta in forme tardogotiche. Assai danneggiata dal sisma del maggio 2012, è stata posta in sicurezza ed è attualmente inagibile.
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]Mirandola
La chiesa, di proprietà comunale, è una delle più antiche chiese francescane di Italia, forse la terza dopo Assisi e Bologna. È il mausoleo della famiglia dei Pico e custodisce al suo interno belle tombe rinascimentali.
Chiusa per terremoto 20 maggio 2012.
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]Ravarino
La parrocchiale di Stuffione innalza la sua elegante mole di primo Settecento in una serena campagna a frutteti, impreziosita da antiche ville nobiliari, verso i confini con la provincia bolognese. Lesionata dal sisma del maggio 2012.
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]San Cesario sul Panaro
La basilica risale al XII secolo. Sull'antica via Romea, appartenne all'Abbazia di Nonantola e quindi a Matilde di Canossa.
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]Sassuolo
Prezioso episodio del barocco estense, la chiesa sorge sul piazzale della Rosa, appartiene al complesso del Palazzo Ducale.
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]Sassuolo
La Collegiata di Sassuolo, ricostruita poco dopo la metà del Settecento, dispiega una raffinata e fastosa architettura barocchetta, con un brillante apparato decorativo a stucco. Di grande interesse la splendida pala nel coro, spettante a Jean Boulanger, pittore di Francesco I d’Este.
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]Sestola
La chiesa è tra le più ricche dell’Appennino per dipinti e arredi. Di fronte alla chiesa la Fontana di Piazza.
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]Vignola
È detta "La Rotonda" perché presenta una pianta circolare, con una particolare struttura formata da due cilindri sovrapposti, unica in area modenese.
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]Vignola
Edificata nel XIII secolo, ha avuto nel corso dei secoli diverse trasformazioni, fra cui quelle, molto incisive, d’epoca ottocentesca che le hanno conferito un carattere di classica imponenza.
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[
]Vignola
Al margine della strada per Marano sul Panaro, si trova l'antica chiesa che la tradizione vuole eretta all'epoca di Liutprando, re dei Longobardi, sulle fondamenta di un tempio pagano.
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]Zocca
Sorge al centro di Zocca, con la zona absidale arroccata su un pendio rivolto verso la vallata e la maestosa facciata rivolta verso il paese è in stile neoromanico.
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]Zocca
In una suggestiva cornice di castagneti, la chiesa, citata già nel Quattrocento, venne ampliata e arricchita verso la fine del Seicento; vi si conserva una tavoletta quattrocentesca raffigurante la Madonna col Bambino, a cui sono attribuiti numerosi miracoli.